Il paesaggio toscano, raffigurato in innumerevoli opere, è stato “costruito” da generazioni di contadini che hanno ricercato insieme utilità e bellezza, varietà di forme e colori. Nella geografia di questa regione, più che nelle altre, è visibile l’impronta della storia.
I primi furono gli Etruschi, che diffusero l’agricoltura, impiantarono viti e ulivi, prosciugarono paludi, sfruttarono le risorse minerarie e costruirono le prime città sulle alture, protette da mura, ancora esistenti.
La Toscana comprende a nord il versante dell’Appennino Settentrionale, formato da catene parallele, fra cui si aprono valli ampie e pianeggianti. Tra l’Appennino e la costa si estende l’Antiappennino: sistemi di montagne e colline distribuite in modo irregolare, fra cui le Alpi Apuane (ambiente importante perché a poca distanza dal mare) formate di puro marmo.
Fanno parte dell’Antiappennino toscano le Colline del Chianti a sud di Firenze, le Colline Metallifere tra Siena, la costa e il Monte Amiata (di origine vulcanica), tra Maremma, Val d’Orcia e Val di Chiana.
Le colline sono l’elemento principale del paesaggio, anche per la cura con cui sono state coltivate nel tempo fino a formare uno dei paesaggi più umanizzati del mondo.
Le coste presentano una grande varietà di forme: dal nord fino a Livorno sono basse con spiagge sabbiose, in alcune zone sono caratterizzate dalla presenza di dune (qui chiamate tomboli) affiancate da lunghe pinete, per poi proseguire con un’alternanza di lidi e tratti rocciosi. Il promontorio dell’Argentario chiude a sud la costa toscana: la montagna è unita alla costa solo da due cordoni sabbiosi, entro i quali si trova la laguna di Orbetello.
A largo della costa, troviamo le isole dell’Arcipelago Toscano: l’isola d’Elba e le più piccole Gorgona, Capraia, Pianosa, Montecristo (riserva naturale integrale), l’isola del Giglio e Giannutri. Paesaggi ricchi di storia (partendo dagli Etruschi per arrivare a Napoleone) e bellezze naturali.